Se usi spesso un fornetto per cuocere o scongelare i tuoi alimenti, probabilmente quando hai imparato ad usarlo hai dovuto fare amicizia con le diverse figure presenti accanto alla manopola delle funzionalità (o sei tra chi si affida alla Dea Bendata girando le manopole a caso?)
Magari sei anche la stessa persona che resta senza parole quando ti chiedono: “Sì, ma tu hai un forno statico o ventilato?”. Beh, decisamente questo articolo fa per te. Accomodati pure perché oggi ti spiegheremo che differenza c’è tra i due, e se è meglio usare un forno statico o ventilato.
Quando usare il forno ventilato
Partiamo dalla differenza principale tra un forno statico e uno ventilato: il modo in cui il calore viene propagato.
Nel forno ventilato il calore può espandersi in maniera molto uniforme, grazie alla presenza della ventola che produce dei flussi d’aria continui. I cibi vengono cotti per convenzione, perché l’aria raggiunge ogni parte del forno. Si possono anche cucinare più alimenti nello stesso momento, sfruttando i ripiani del forno. La cottura uniforme è garantita dalla circolazione dell’aria, che provvederà a non mischiare i profumi dei due alimenti. Con il forno ventilato, la cottura sarà più veloce: i cibi svilupperanno una superficie croccante e un interno più umido e più morbido. Consigliata per la pasta al forno, gli arrosti, il pollo, il pesce, le verdure, ma anche dolci, crostate e biscotti.
Quando usare il forno statico
Nel forno statico, invece, il tipo di cottura è per irraggiamento. Il calore viene diffuso attraverso le resistenze che sono presenti in alto e in basso. Con questo tipo di cottura ci vorrà più tempo affinché il cibo sia cotto e soprattutto si può cuocere un solo alimento. E qui dirai: ma allora non mi conviene il forno statico! Non è così semplice: il forno statico è consigliato per le preparazioni al cui interno c’è il lievito, che ha bisogno di una cottura più delicata, che permetta la crescita e una buona cottura. Puoi quindi farci pane, pizze, focacce, pasta sfoglia, pan di spagna e alcuni tipi di dolci.
Anche i forni a gas sono di questo tipo, con la differenza che il calore parte dalla base inferiore, dove è posizionata la fiamma.
Consigli e metodi di cottura
Tra la cottura ventilata e quella statica c’è una differenza di circa 25 gradi centigradi. Questo significa che se non hai un fornetto capace di passare da una modalità all’altra ma solo un fornetto statico, dovrai aumentare la temperatura senza modificare il tempo di cottura per ottenere un risultato molto simile. Viceversa, se hai un forno ventilato ma hai bisogno di un tipo di cottura più morbido e soffice, abbassa la temperatura di una ventina di gradi. Vedrai che cottura dopo cottura farai l’occhio per capire dal tempo di cottura se il tuo cibo è pronto per lo stomaco o per la spazzatura.
Per quanto riguarda la cottura dei cibi, ci sono tutta una serie di trucchi e consigli per le varie ricette che ti permetteranno di sfruttare al meglio il tuo forno statico o ventilato. Se hai necessità di far lievitare il pane, per esempio, in un forno ventilato puoi prendere latte, uovo sbattuto o burro fuso e spennellarlo su tutta la superficie per evitare che si crei una superficie dura che potrebbe anche indurirsi o bruciarsi. Un altro trucco per favorire la lievitazione è quello di sistemare sul fondo del forno una ciotola piena d’acqua, in modo da far cuocere al vapore l’alimento. Ce ne sarebbero ancora tanti altri ma qui lo spazio è poco e poi non vogliamo rovinarti l’effetto emozionante di scoprirli tutti da solo/a.
Le teglie adatte
Abbiamo giusto un altro po’ di spazio per ricordarti che puoi affidarti a Mamù non tanto per prendere il tuo prossimo forno statico o ventilato perché non ne vendiamo, ma le teglie, quelle sì. Le trovi nella sezione apposita del nostro sito oppure sul catalogo.
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